: forniturefuture
2025
intervista di about:
Indagini sui protagonisti delle call
FornitureFuture nasce nel 2018 come studio di ricerca e progettazione nel campo dell’arredo. Fin dall’inizio, abbiamo sentito l’esigenza di utilizzare la progettazione come strumento per esplorare e raccontare il nostro modo di osservare il mondo. Attraverso ogni progetto cerchiamo di costruire un dialogo tra forma e funzione, sperimentando con materiali e linguaggi che possano generare nuove narrazioni e stimolare riflessioni.
Vi va di raccontarci brevemente chi siete e di cosa vi occupate? Una piccola presentazione per conoscervi meglio.
→ Zerbino vetrato di FornitureFuture
→ Easier than changing the time di FornitureFuture
Dopo aver visitato la mostra FURNATURE durante gli studi a Milano siamo venuti a conoscenza dello studio Sovrappensiero. Da quel momento abbiamo sempre seguito i loro lavori e tramite Instagram abbiamo sentito della prima opencall: LAME.
Come avete scoperto ABOUT:?
La possibilità di progettare esplorando nuovi linguaggi ed applicazioni partendo da un elemento comune.
Così per arrivare, attraverso l’esposizione, ad un dialogo collettivo attorno al valore culturale del questionare il processo creativo.
Cosa vi ha spinto a partecipare alla prima call?
E cosa vi ha motivato a prendere parte anche alle edizioni successive?
→ Maniglia di FornitureFuture
Siete fra i pochi che hanno partecipato a tutte le edizioni: come avete percepito l’evoluzione del progetto ABOUT nel tempo?
Abbiamo cercato di affrontare tutte le edizioni con lo stesso spirito, mantenendo un approccio coerente e aperto alla sperimentazione. Con il tempo, ci siamo resi conto che questo modo di lavorare sia servito a dare forma, poco alla volta, ad una sorta di libreria progettuale collettiva. Un archivio vivo, fatto di idee e intuizioni, capace di esprimere uno sguardo critico e un forte desiderio di ripensare gli oggetti attraverso gestualità e forme sempre nuove.
Tra i vari temi proposti, ce n’è stato uno che vi ha stimolato in modo particolare, perché?
La call 01 LAME ha sicuramente aiutato a rompere il ghiaccio e a capire come utilizzare le possibili interpretazioni di un tema per lo sviluppo di un prodotto finale.
→ Father, Son and the Holy Spirit Series di FF
Fra i vari progetti che avete realizzato per ABOUT ce n’è uno, o più
di uno, che a distanza di tempo vorreste modificare o riprogettare del tutto?
Se sì, ce lo raccontereste?
Non crediamo ci siano progetti che vorremmo modificare. Crediamo che ogni progetto presentato sia da leggere come punto di partenza più che di arrivo.
→ Posello di FornitureFuture
Sicuramente Maniglia, progetto della call 05 GRIGLIE.
Attraverso un tema molto ampio, come quello della GRIGLIA, abbiamo voluto mettere in discussione e ripensare la gestualità e la forma di un oggetto di uso quotidiano come la maniglia. Crediamo che non ci sia un materiale migliore di un altro per il raggiungimento di un obiettivo, ma un suo diverso applicativo.
Quale dei progetti realizzati per ABOUT pensate rappresenti al meglio l’identità di FornitureFuture?
C’è qualche progetto di altri partecipanti che vi ha colpito in modo particolare? Cosa vi ha fatto apprezzare quel lavoro?
Potete raccontarcelo?
TIPO UN RICCIO di Chiara Colli
Crediamo che sia molto affine con il nostro modo di approcciare il progetto. Gioca molto sulla gestualità e su come questa possa interagire e modificare l’oggetto. Inoltre stimola la mente, la distrae e la esercita nel comprendere meglio le singole funzioni nell’insieme.
Quali valori ritenete importanti da trasmettere attraverso i progetti presentati in ABOUT?
Attraverso i nostri progetti sviluppati con ABOUT, riteniamo sia importante dare valore ad una progettazione flessibile e allo stesso tempo riconoscibile nel estetica.
ABOUT è un progetto dinamico che cresce anche grazie al contributo di chi lo segue e lo sostiene. Secondo voi, cosa potrebbe essere migliorato o sviluppato ulteriormente?
Le mostre che vengono organizzate per esporre i progetti delle varie call sono momenti che riteniamo fondamentali per lo scambio culturale del progetto ABOUT.
Sarebbe interessante avere la possibilità di portare queste esposizioni al di fuori della città di Milano. Magari appoggiandosi a realtà che, avendo partecipato alla call, siano attive in altre zone d’Italia.
Se toccasse a voi scegliere il prossimo tema dell’open call di ABOUT, quale proporreste?
C’è un argomento che vi piacerebbe esplorare?
Potrebbe essere interessante un'edizione dove raggruppare tutti i temi: progetta con LAME, SETOLE, GRIGLIE, CARTA ABRASIVA, FASCETTE. Oppure una call dove prendere un tema già sviluppato e applicarlo al prodotto di un'edizione passata.
Quali aspetti positivi o insegnamenti avete portato a casa da questa esperienza?
Sicuramente l’importanza di sviluppare network da ambienti diversi.
Inoltre abbiamo apprezzato molto il poter progettare svincolati da schemi e requisiti.
Un archivio per connettere progettisti con aziende che ricercano determinate caratteristiche e linguaggi.
Un incubatore di progetti che parli di sviluppo e progettazione condivisa.
Un evoluzione tematica delle call anche su contesti e dinamiche diverse.
Come immaginate il futuro di ABOUT? Cosa vi augurate per il progetto nei prossimi anni?
→ Tipo un riccio di Chiara Colli
→ Pinza X Serie Musicale di FornitureFuture